Juniores, mister Calvi: "Resta l'amaro in bocca per qualche punto perso, ma ora vogliamo arrivare fino in fondo alle fasi regionali"
09-04-2024 18:19 - Breaking News
Secondo posto in campionato, chiuso a un solo punto dal Vighenzi arrivato primo; miglior attacco insieme al Vighenzi (73 reti), miglior difesa (25 gol subiti), miglior rendimento generale (solo 3 sconfitte in 26 partite). E' stato un campionato decisamente positivo quello della Juniores Regionale della Trevigliese, arrivata a un soffio dal titolo, ma l'avventura non finisce certo qui: domani si conoscerà il nome dell'avversaria dei quarti di finale della fase regionale, che darà diritto a partecipare poi alla fase nazionale della post season.
Per fare il punto su questa stagione abbiamo ascoltato mister Mauro Calvi, il timoniere di questo gruppo: “Rimane un po' di amaro in bocca per come è finita – ha detto il tecnico biancoceleste -, i ragazzi meritavano il primo posto, non che il Vighenzi non lo meritasse, anzi vanno a loro i miei complimenti per aver condotto sempre in testa, ma due punti in più avremmo potuto raccoglierli. E' il bello del calcio, il verdetto del campo è stato questo, sabato ci sarà già un'altra partita e tutto si rimette immediatamente in discussione”.Chiudere a un solo punto dalla prima vi fa tornare alla mente qualche partita in cui avreste potuto raccogliere qualcosa in più?
“Ce ne sono diverse in cui potremmo recriminare, ma come noi potrebbero farlo anche altri, il Vighenzi stesso magari avrà perso dei punti. Il risultato sul campo dice questo, potevamo farne due in più certo, ma è andata così. Peccato perché la squadra meritava, siamo cresciuti tanto non solo come prestazioni ma anche come gruppo, come spogliatoio, tutti ragazzi che meritano moltissimo. Complimenti a lori tutti, ci hanno seguito, siamo entrati a gamba tesa a volte ma era giusto per farli crescere come uomini prima e poi come giocatori”.
E' stato comunque il campionato che avevate pronosticato, più o meno?
“Sono sincero: quando mi hanno dato in mano la squadra mi hanno detto ‘vediamo dove arriviamo', non ci siamo posti obiettivi. Dopo un paio di settimane ho detto io stesso che potevamo lottare per vincere il campionato, e così è stato; la società non mi ha mai posto obiettivi o messo pressione, me li sono posti io perché nella vita o hai degli obiettivi o non vai da nessuna parte. Siamo riusciti, insieme al mio staff, a trasmettere questa mentalità ai ragazzi e adesso riparte un nuovo campionato da vivere di partita in partita. Sabato sarà subito una partita da dentro o fuori, l'obiettivo è arrivare fino in fondo, senza nasconderci”.
Domani si conoscerà l'avversaria dei quarti di finale.
“Sì, sabato giocheremo i quarti in partita secca, in caso di parità si andrà ai rigori, poi semifinale di andata e ritorno e infine la finalissima. Chi vince la fase regionale andrà poi a fare le fasi nazionali di questo speciale torneo. Pensiamo partita per partita, abbiamo ben chiaro in testa l'obiettivo. Possibili avversarie? L'unica delle 5 possibili che conosco è il Vighenzi, le altre non le conosco, ho guardato qualche statistica ma dobbiamo andare a giocarcela contro chiunque senza fare troppi calcoli”.
Quanto sono cresciuti i ragazzi in questa fase? C'è qualcuno pronto già per la prima squadra?
“Ci sono due ragazzi già aggregati da ormai due mesi al gruppo di Sala che sono Argint e Patruno (portiere), qualcosa di buono c'è, i ragazzi sono cresciuti tanto. Ho parlato col ds Leo e qualcun altro potrebbe ritagliarsi uno spazio in prima squadra e poi giocarsela. Ne riparleremo a fine stagione”.
“Ce ne sono diverse in cui potremmo recriminare, ma come noi potrebbero farlo anche altri, il Vighenzi stesso magari avrà perso dei punti. Il risultato sul campo dice questo, potevamo farne due in più certo, ma è andata così. Peccato perché la squadra meritava, siamo cresciuti tanto non solo come prestazioni ma anche come gruppo, come spogliatoio, tutti ragazzi che meritano moltissimo. Complimenti a lori tutti, ci hanno seguito, siamo entrati a gamba tesa a volte ma era giusto per farli crescere come uomini prima e poi come giocatori”.
E' stato comunque il campionato che avevate pronosticato, più o meno?
“Sono sincero: quando mi hanno dato in mano la squadra mi hanno detto ‘vediamo dove arriviamo', non ci siamo posti obiettivi. Dopo un paio di settimane ho detto io stesso che potevamo lottare per vincere il campionato, e così è stato; la società non mi ha mai posto obiettivi o messo pressione, me li sono posti io perché nella vita o hai degli obiettivi o non vai da nessuna parte. Siamo riusciti, insieme al mio staff, a trasmettere questa mentalità ai ragazzi e adesso riparte un nuovo campionato da vivere di partita in partita. Sabato sarà subito una partita da dentro o fuori, l'obiettivo è arrivare fino in fondo, senza nasconderci”.
Domani si conoscerà l'avversaria dei quarti di finale.
“Sì, sabato giocheremo i quarti in partita secca, in caso di parità si andrà ai rigori, poi semifinale di andata e ritorno e infine la finalissima. Chi vince la fase regionale andrà poi a fare le fasi nazionali di questo speciale torneo. Pensiamo partita per partita, abbiamo ben chiaro in testa l'obiettivo. Possibili avversarie? L'unica delle 5 possibili che conosco è il Vighenzi, le altre non le conosco, ho guardato qualche statistica ma dobbiamo andare a giocarcela contro chiunque senza fare troppi calcoli”.
Quanto sono cresciuti i ragazzi in questa fase? C'è qualcuno pronto già per la prima squadra?
“Ci sono due ragazzi già aggregati da ormai due mesi al gruppo di Sala che sono Argint e Patruno (portiere), qualcosa di buono c'è, i ragazzi sono cresciuti tanto. Ho parlato col ds Leo e qualcun altro potrebbe ritagliarsi uno spazio in prima squadra e poi giocarsela. Ne riparleremo a fine stagione”.
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